Cuffia dei Rotatori

Parliamo della cuffia dei rotatori e soprattutto a cosa serve
cuffia dei ruotatori

La cuffia dei rotatori è un complesso di tendini – per la precisione 5 se contiamo anche il capolungo del bicipite – che avvolgono la testa dell’omero come una cuffia e rappresenta il sistema cruciale per poter muovere la spalla.
Si chiama cuffia dei ruotatori perché è la strutturta che consente di ruotare ed elevare il braccio. Questi tendini scorrono sotto una struttura della scapola che si chiama acromion.
Come si nasce alti e bassi, con occhi chiari o occhi scuri etc., si nasce con un acromion più o meno spesso. Nel caso l’acromion sia spesso,o curvo, lo spazio di scorrimento si riduce e nei movimenti soprattutto di elevazione e di rotazione e i tendini,in particolare il Sovra-sottospinoso si infiammano e si usurano con il passare del tempo. Questo quadro patologico veniva erroneamente inquadrato come periartrite di spalla

cuffia dei rotatori
Acromion

Il sintomo del dolore può verificarsi in giovane età negli sportivi, ma soprattutto in tarda età (50-60) per un’usura cronica.
Se non viene fatta una diagnosi precoce, i tendini in seguito ad usura si rompono e al solo sintomo del dolore si associa una difficoltà ad alzare il braccio e a vestirsi (ad esempio infilarsi una giacca). Tra le tre patologie che colpiscono la spalla la lesione della cuffia dei rotatori è tra le più diffuse e il rischio aumenta con l’aumentare dell’età e il dolore alla spalla è il sintomo più comune dopo il mal di schiena.
L’esame diagnostico nei casi sospetti di lesione della cuffia dei rotatori è la risonanza magnetica, l’ecografia è inutile per una corretta diagnosi.

In caso si renda necessario, l’intervento viene seguito in artroscopia e consiste nel reinserire i tendini da dove si sono staccati e quindi di ripararli,e ridurre di spessore l’osso (acromioplastica) onde evitare l’usura della riparazione e la rirottura del tendine.

Acromioplastica
Acromioplastica

Spesso, la terapia medica, le infiltrazioni la fisioterapia sono solo dei palliativi e spesso peggiorano la situazione. I farmaci riducono il dolore ma fanno si che ci si muova di più con la spalla. La fisioterapia è utile solo dopo il trattamento chirurgico, anzi se non si fa una diagnosi precoce non solo è inutile ma può essere anche dannosa.

I tendini una volta lesionati staccati non riparano da soli, ma il danno peggiora nel tempo e una lesione di pochi millimetri può raggiungere i 2-3 cm e poi diventare irreparabile anche in tempo relativamente breve. A questo punto la riparazione per via artroscopica potrebbe non essere più indicata e si dovrà ricorrere purtroppo ad un impianto di una protesi di spalla sostituendo l’articolazione, con una chirurgia a cielo aperto.

Nei casi in cui la rottura dei tendini è ampia (massiva) e di vecchia data per cui il tessuto da riparare o è insufficiente o è degenerato e non siamo sicuri che la riparazione sia sufficiente in pazienti giovani, in cui l’impianto della protesi è conrtoindicato per motivi di età, si può ricorrere all’uso (supporto) di altri tendini ad esempio: il capo lungo del tendine del bicipite che viene utilizzato a coprire il gap del tendine sovraspinoso.
Inoltre in questi casi può essere molto utile utilizzare delle endoprotesi da interposizione che sono dei cuscinetti, che vengono riempiti di soluzione fisiologica e posizionati al di sopra dei tendini nello spazio sottoacromiale fisiologica ed hanno una funzione protettiva sulla riparazione, perché facendo perno sotto l’acromion diminuiscono lo stress sulla cuffia nell’elevazione e rotazione del braccio nel primo periodo.
Con l’utilizzo di questi dispositivi si è visto anche un miglioramento dell’iter riabilitativo

Perché, i tendini si logorano?
dolore alla spalla

Le cause possono essere diverse, l’avanzare dell’età, il protrarsi di alcuni movimenti nel tempo. I tendini si infiammano perché si usurano nel tempo, l’abuso sportivo, alcuni tipi di lavoro o anche traumi. Fondamentalmente gli over 50, ma possiamo dire che anche dopo i 35-40 anni si può andare incontro a microlesioni che facilitano delle rotture.Si possono associare a questo quadro patologico depositi di calcio nel tendine della cuffia dei rotatori. Anche qui è necessario intervenire asportare quanto più possibile il calcio e riparare il tendine sempre in artroscopia. Altra fascia di età è quella tra i 55 e i 70 anni, il tendine della cuffia dei rotatori subisce un indebolimento delle sue fibre, che noi chiamiamo degenerazione del tendine.

Informazioni riguardo l’intervento ed il post-operatorio

L’intervento viene eseguito in artroscopia in anestesia loco-regionale
In pratica si addormenta solo il braccio.
Quindi i rischi legati all’anestesia sono ridotti al minimo.
Il decorso post-operatorio prevede che il paziente porti un tutore per 2-3
settimane, tenendo il braccio in abduzione di 15 gradi.

tutore spalla

Successivamente si inizierà il trattamento fisioterapico, finalizzato al recupero dello schema motorio e della forza muscolare.

Il paziente può riprendere a guidare dopo 30 giorni dall’intervento

il mio TEAM

EQUIPE CHIRURGICA

Dott. Sergio De Rosa

Specialista in Ortopedia e Traumatologia

Ortopedico presso la Clinica Mediterranea

dr Rosati chirurgo ortopedico

Dott. Carlo Rosati

Dirigente Medico Anestesista

Medico dello Sport presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata – Roma

dr Massoni chirurgo ortopedico

Dott. Carlo Massoni

Specialista in Ortopedia e Traumatologia

Clinica Pio XI - Roma
Clinica Villa Stuart - Roma
Clinica Mediterranea - Napoli